La cantina

In terra bergamasca i segni della grande enologia italiana. Ai margini della Valcalepio, separata dalla Franciacorta dal corso del fiume Oglio, la nostra è una realtà vitivinicola che dal punto di vista toponomastico viene menzionata fin dal 1400.

Il nome deriva dalla Corna, particolare tipo di roccia calcarea piuttosto esteso nella zona. Le origini dell’insediamento rimontano al tardo-medioevo e rimandano a un antico comune oggi scomparso: Boldesico. La vocazione viticola della zona è attestata già nella documentazione più risalente, che mostra la presenza non solo di viti all’interno di orti o spazi recintati (“chiusi”), ma anche di vigne specializzate, anche se ancora probabilmente di piccole dimensioni. La prima citazione documentaria delle Corne risale al 1355 e menziona un microtoponimo dove si coltivava l’uva schiava. La prima fotografia della proprietà fondiaria della zona risale solo all’estimo cinquecentesco, ma fornisce immagini di notevole chiarezza: gli Agosti controllavano ben tre cascine con lo stesso nome di Corne, tutte e tre vicine e tutte vocate alla viticoltura.
Di esse la più importante era quella centrale, caratterizzata dalla presenza della torre che ancor oggi vediamo, tanto da essere talvolta definita “Corne della torre”.La tenuta delle Corne, oggi in comune di Grumello del Monte, nel Medioevo era posta nel comune di Boldesico, situato sulle colline sopra Grumello. Benché il piccolo comune collinare fosse ben presto unito a quello più grande da un punto di vista fiscale, nella percezione comune esso rimase vivo e ben distinto da quello maggiore, perlomeno fino alla fine del Medioevo. Il toponimo delle Corne è attestato una prima volta nel 1335, ma al di fuori della documentazione catastale.

La Torre: il punto di riferimento
Le viti: lavorate nel rispetto dell'uomo e della natura
I risultati: scaturiti da sacrificio e costanza
Il metodo di lavoro: l'integrarsi alla natura e alle idee
La Cantina: luogo di meticolosi procedimenti
Le visite: per farvi scoprire il nostro metodo di lavoro
Il biologico

Totalmente convertita in regime biologico dal 2016 con la preziosa consulenza dell'enologo Massimo Gigola, oggi Le Corne si estende lungo una trentina di ettari vitati. Contesto, Storia e Passione forniscono le necessarie premesse per la florida situazione odierna, che vede le Corne all’avanguardia della produzione biologica con un occhio al glorioso passato e uno alle nuove tecnologie.

Organismo di Controllo Autorizzato dal MIPAAF - IT BIO 009 / Operatore Controllato N.CD42
Le visite

Nella valorizzazione dell’ecosistema abbiamo concepito un metodo di lavoro in grado di integrarsi alla natura e alle idee. Vieni a scoprirlo!

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Forte Terra Rosso: dalla nostra cantina al Ristornate Il Tagliere

Secondo la tradizione, il paese di Santa Brigida, inserito nel suggestivo contesto naturalistico della Val Brembana, è dedicato alla badessa benedettina che qui esercitò il suo apostolato. Il territorio pullula di boschi, intervallati da prati e colline, e questo favorisce gite ed escursioni, adatte a tutte le esigenze dei visitatori. Qui, dal 1978, la famiglia Buzzoni gestisce il locale che oggi presenta in abbinamento alla ricetta del coniglio con polenta taragna, il nostro Forte Terra Rosso.

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Forte Terra Chardonnay: dalla nostra cantina al ristorante Ubaldo

Il paese di Grumello del Monte è un'estensione collinare che presenta circa seimila pertiche bergamasche, di cui tremila fittamente coperte di vigneti a coltura intensiva. Un paese che ha fatto del vino la sua maggiore fonte di guadagno, a livello imprenditoriale ma soprattutto paesaggistico. La collina, partendo da nord, dove si origina la "Valle del Fico", si protende a sud, per poi ripiegarsi leggermente a est, con un percorso di tre chilometri, fino a mescolarsi alla pianura nel punto in cui si erge il colosso della chiesa parrocchiale. Questo contesto suggestivo fa da sfondo al ristorante Ubaldo, di Niccolò Finazzi.

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Vento Fermo Cabernet Franc: dalla nostra cantina all’Osteria Contemporanea Tempo Winebar

In quel di Brembate di Sopra, paesino che si staglia lungo la sponda destra del fiume Brembo, sotto i portici della nuova piazza realizzata nei pressi del Municipio, c’è un luogo accogliente e raffinato dove fermarsi a mangiare: l’Osteria Contemporanea Tempo Winebar, di Domenico Centurelli. Al suo petto d’anatra con riduzione al Porto e verdure di stagione lo chef ha scelto di abbinare il nostro Vento Fermo Cabernet Franc.

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